domenica 30 novembre 2008

Post a buffo teik tciù

Beh, sulla falsa riga del post a buffo precedente, vorrei rendere partecipe il mio fedelissimo popolo di tredici lettori (ah, uno è morto per sopraggiunta anzianità tra un mio post e l'altro?!? Amen, dodici...meglio così, dicono che tredici porta male!) delle prodezze linguistiche di cui è capace l'indomito popolo abruzzese. Nella fattispecie, alcune eroiche fanciulline di una scuola di Teramo, capaci di ridare nuovo vigore ed entusiasmo ad un banale test di grammatica inglese. (Mia zia ha l'onore - ma anche l'onere - di cercare di inculcare alcuni concetti particolarmente complessi a queste menti sfuggite chissà come alle ricerche del Mensa...ma robe difficili assai, come dimostrano le righe seguenti.)
Davanti ad un indecifrabile foglio che chiedeva...ma che dico, esigeva...ma che dico, pretendeva...
di indicare il passato remoto e il relativo significato dei seguenti insoliti ed astrusi verbi:

to be
to have
to read
to write
to eat
to drink
to wake
to get up
to speak
to take
to put

le fanciulline hanno partorito:

to be I beed
to have I haved (chiaro, no?)
to heat I heated (l'h è una licenza poetica...ma il significato rimane mangiare -secondo loro)
to write I writed
to drink I drinked
to wake I weaked (licenza, licenza poetica, direbbe Palazzeschi)
to get up I getted up
to take I tacken (Io due tacos!)
to speack[sic] I speacked (verbo molto specializzato: si usa per ordinare lo speck, sennò gli addetti al banco non ti si filano...come nella pubblicità)
to put I puted (alcune hanno rinunciato a riempire lo spazio perché suonava volgare; invece, in un test particolarmente "geniale", questo è stato l'unico verbo esatto [1/16]: la pulzella ha scritto "put"...e ha lasciato dello spazio bianco per aggiungere la desinenza -ed come a tutti i verbi irregolari del test...ma se n'è dimenticata. Stava per fare un cappotto completo!)
to read I road (e qui colpo apoplettico della Regina Elisabetta...)

Meditate, gente, anzi...thinkate!

lunedì 24 novembre 2008

Post a buffo

Sul bus Roma-Teramo, venerdì scorso, mezza addormentata com'ero, cullata dal movimento ritmico del pullman, le mie orecchie ovattate dall'altitudine hanno avuto la forza di raccogliere questa minuscola perla. Badate bene, non stavo mica origliando: è stato più...come ascoltare la ninna nanna; chi può rimproverare un bambino se, mentre scivola nel sonno, capta un "sette le scodelle sulla tavola del re"?
E allora grazie, fanciulla che raccontava i casi suoi alla mamma e che mi ha donato un sorriso proprio mentre Morfeo mi guardava ammiccante. Grazie a te, adesso lo so anch'io cosa significa dare in incandescenza!