mercoledì 1 dicembre 2010

Dopo i fuochi

So che quello che sto per scrivere non suonerà nuovo né insolito per nessuno ma è da qualche tempo che mi chiedo come mai nessuno ne abbia mai parlato. Nel senso, ho sentito centinaia di commenti sul conflitto d'interessi, probabilmente migliaia, ma non ricordo che nessuno abbia mai (e dico mai) messo l'accento sul fatto che, giusto qualche anno prima della sua "discesa in campo" - che, a quanto dice Wikipedia, è proprio la discesa in campo per antonomasia nel nostro paese; io avrei detto che venisse dal gergo calcistico... -, Mr. B. avesse fatto partire quasi in contemporanea ben 3 telegiornali sulle sue reti nazionali dell'epoca.
Oh, questi sono i dati che ho rintracciato su internet:

- Studio Aperto ha iniziato le sue trasmissioni il 16 gennaio 1991
- il TG5 ha iniziato le sue il 13 gennaio 1992 (circa un annetto dopo)
- il TG4 (last but not least, o forse sì) è partito il 1° giugno 1992. Almeno credo: si parla di fondazione, quindi - suppongo - anche della prima messa in onda.

Quindi, nel giro di un anno e mezzo, sono nati ben 3 telegiornali "privati". Da rimarcare ancora un dettaglio: almeno due di questi sono stati diretti da Emilio Fede; è lui infatti alla guida prima di Studio Aperto (per un anno l'unico telegiornale Fininvest, Mediaset, Biscione o quello che è) e poi del TG4, non appena nasce l'ultimo pargolo dell'informazione di Cologno Monzese. Da notare ancora che - al momento in cui sto scrivendo - è ancora l'unico e il solo direttore che questo telegiornale abbia mai avuto, in 18 anni di attività.

Ora, non sembra strano che proprio negli anni precedenti alla famosa "discesa in campo" (26 gennaio 1994...e non è plausibile che l'idea gli sia venuta in mente durante le feste natalizie, no?) qualcuno abbia sentito la necessità di portare l'informazione giornalistica anche su queste reti? Capiamoci: il telegiornale è sicuramente catalizzatore di ascolti, quindi riuscire a proporre un servizio di questo tipo porta inevitabilmente con sé dei ricaschi positivi di tipo affaristico-manageriale-bla bla...Ma la mia impressione è che siano "nati" in previsione di un bisogno di tipo politico, la necessità di avere sempre un palcoscenico in cui far valere la propria opinione e soprattutto la possibilità di condizionare permanentemente le informazioni e gli atteggiamenti del pubblico di un telegiornale, che è molto ma molto più ampio di quello raggiungibile da uno o più giornali cartacei.
Tutto qui. Non ho nient'altro da dire e forse anche questa mia nota è abbastanza irrilevante, ma mi è suonato strano il fatto che nessuno abbia mai fatto rimarcare che i tg Mediaset (o Fininvest, Mediolanum, chi più ne ha più ne metta) sono il frutto quasi certo di un progetto elaborato molti anni prima. E quando si afferma che le indagini persecutorie siano state la conseguenza della discesa in campo, zia Wiki mi viene in aiuto affermando che "Silvio Berlusconi ha però più volte ribadito che le indagini hanno seguito la sua discesa in campo e ha denunciato i magistrati milanesi, presso la procura di Brescia, per il reato di «attentato ad organo costituzionale»; la denuncia è stata archiviata, e nelle motivazioni si legge:

« Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie [...] avevano preceduto e non seguito la decisione di "scendere in campo" »
(Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di archiviazione della denuncia, 15 maggio 2001)

La Corte d'Appello di Venezia, già nel 1990 (quattro anni prima della sua entrata in politica E PRIMA che nascessero i suoi tg), aveva infatti dichiarato Berlusconi colpevole di aver giurato il falso davanti al Tribunale di Verona, che indagava sulla sua iscrizione alla P2. Tale commesso reato fu però estinto dall'amnistia del 1989. [questo passaggio non mi è particolarmente chiaro; quando aveva rilasciato queste dichiarazioni false? Nel 1990? Ed è stato dichiarato colpevole contestualmente o in seguito? In questo caso, l'amnistia può essere applicata a ciò che nel 1989 non era ancora stato accertato? (se ha mentito nel '90, come fa a essere amnistiato nell'89?) Oppure ha mentito nel 1989 ed è per questo che è stata applicata l'amnistia, in quanto il reato era precedente all'anno di condanna? Se c'è qualche giurista e/o beninformato che mi dà delucidazioni, lo ringrazio fin da ora.]

domenica 19 settembre 2010

sabato 18 settembre 2010

La nostra scuola è uno scandalo, senza se e senza ma!

Anzi, mi correggo. Non è il sistema scolastico italiano ad essere scandaloso (anzi, so per esperienza personale che "passa le bambole" a quello in vigore in vari paesi del Centro Europa), ma il modo in cui viene organizzato e gestito. Neanche Kafka si sarebbe inventato una situazione così estrema....


giovedì 22 aprile 2010

AAA cercasi...

BBB) un nuovo lavoro
CCC) una nuova coinquilina (ma va bene anche un ragazzo pulito e simpatico)
DDD) equilibrio e sicurezza.

Direi che per domani può bastare.

domenica 21 marzo 2010

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Oggi il morale è sotto i tacchi.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi,
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
Muti.
Muti.

(di Cesare Pavese, recitata da Vittorio Gassman)

mercoledì 10 marzo 2010

PER UN PUGNO DE CHE?!?

Non per fare un dispetto personale a Baol e neanche per stabilire un nuovo record di post da me pubblicati nell'arco di due giorni...ma DEVO scrivere un post, rapido e breve, su una cosa che mi preme abbastanza.
Premetto che, al momento, non ho un televisore qui a Roma e che quindi non traggo (teoricamente) alcun vantaggio dall'una o l'altra scelta. Comunque ecco i fatti:

VOGLIONO CHIUDERE "PER UN PUGNO DI LIBRI".

Beh, naturalmente non sono d'accordo e credo non ci sia nè bisogno di dirlo (anche se per sicurezza l'ho detto), nè tantomeno di spiegarne il perché. Se volete contribuire a impedire che si tolga l'unico programma di Mamma Rai specificamente dedicato ai libri, un gioco per ragazzi a cui possono partecipare i grandi, una trasmissione serena e divertente in cui imparare qualcosa che potremmo ignorare e da cui trarre spunto per nuove letture o, più semplicemente, stimoli per la nostra intelligenza, firmate la petizione on line che troverete qui:

http://www.petizionionline.it/petizione/salviamo-la-trasmissione-per-un-pugno-di-libri-rai3/860

(Io l'ho fatto. Se proprio vi serve aiuto, chiamatemi e metterò io la crocetta per voi. ;-p)

lunedì 8 marzo 2010

Un cavallo per il mio regno! (ovvero un'idea vecchia di millenni per risollevare una repubblica)

L'idea mi è venuta così, mentre chiacchieravo con un mio amico.
Conoscete Lisistrata, la commedia di Aristofane?


Secondo voi, una cosa del genere potrebbe salvare l'Italia, considerando la generale mignottocrazia vigente?!?!


Uno che probabilmente ci capisce

"Twenty years from now, you will be more disappointed by the things that you didn't do than by the ones you did do. So throw off the bowlines. Sail away from the safe harbor. Catch the trade winds in your sails. Explore. Dream. Discover."

Mark Twain

C'hai proprio ragione, mi sa.

martedì 2 marzo 2010

Hula Hooping!

A casuccia per neanche due giorni...ne ho approfittato per sbirciare un po' nel web: ho passato il pomeriggio tra le parodie stupende della Guzzantina (che non vi segnalo perché tanto sono sicura che le conoscete anche voi) e poi, curiosando nelle pagine che mi presentava Google alla voce "hula hoop" (una mia passione di quando ero bambina), ho trovato questo video curioso.

Si tratta nientepopodimeno che di "How to Hula Hoop Better" (il sequel di "How to Hula Hoop Vol.1", come i miei intelligentissimi lettori avranno già intuito)! Messa così, può sembrare una stupidaggine...però credetemi, è una vera figata: se non avete mai giocato con l'hula hoop, non sapete di cosa sto parlando. A dire il vero, non lo so nemmeno io! (ghghghghgh!)

Non ci gioco più da milioni di anni ma alla scuola materna ero una vera campionessa: potevo stare a farlo ruotare per moltissimo tempo e non me ne staccavo facilmente. Forse dipendeva dal movimento cullante, chi lo sa?
Comunque il video mi ha fatto tornare una voglia incredibile di riprendere a giocare. Provatelo anche voi!!! C'è anche la dolce primavera "incipiente"...



P.S.: e pare che faccia anche bene alla linea! :)
P.P.S.: nel caso (improbabile) che dovesse mai capitare su queste pagine un altro appassionato di hula hoop, non è che potrebbe indicarmi prezzi e materiali consigliati? Brancolo nel buio su quest'argomento...Merci!

martedì 16 febbraio 2010

Pensiero prima di chiudere gli occhi

People should not be afraid of their governments.
Governments should be afraid of their people.
(V for Vendetta)

domenica 14 febbraio 2010

Dal passato


Non è una cosa nuova. Intendo dire questo post.
Stasera stavo cercando nel mio Spaces Live (un'applicazione di Messenger che utilizzavo prima di iscrivermi all'ubiquitoso Faccialibro) una battuta di Scrubs che vi avevo postato anni fa...e mi sono ritrovata a rileggere un intervento che avevo scritto, sull'ondata emotiva di un fatto di cronaca di quei giorni. Ricordo ancora che avevo chiesto alla Choppa che cosa ne pensasse. Ero in Austria, all'epoca, nel periodo in cui avevo appena scoperto cos'era un blog e ne leggevo assiduamente alcuni, anche se non ne avevo ancora uno mio. [Come capirete da certi accenni, era anche periodo di elezioni.]
Rileggendo questo post, oggi come allora, mi ha colpito il modo in cui si concludeva questa vicenda. Eccolo.



Sono sconvolta...

E non sono parole retoriche.
Tra le notizie trovate on line, accanto al mazzolin-di-margherite che un bimbo aveva casualmente lì, pronto per regalarlo al Ber-lu-ska, e alla matita mancante per il voto di Walter Texas Ranger (a proposito: ma che sensazione si prova a votare per se stessi in una cabina elettorale?!? Sono domande che mi porto dietro dai tempi delle elezioni dei rappresentanti di classe, in IV ginnasio...quindi un bel po' di eoni fa!) -
dicevo: tra queste notizie amene e tutto sommato assolutamente innocue, mi ha colpito come uno schiaffo in faccia il progetto di due "artiste".
Un progetto magari non propriamente artistico ma caratterizzato da un nucleo pacifico e luminoso.
Due ragazze italiane vestite da sposa - già, proprio così! - e senza alcun ricambio. In viaggio per l'Europa e parte del Medio Oriente. Ognuna per conto suo, da sole. In autostop.
Una dietro l'altra, messe vicine come tessere di un puzzle, queste frasi danno l'idea della vitalità e della leggerezza di questo viaggio senza bagaglio, e insieme l'idea di un assurdo entusiasmo ed una serena incoscienza.
Il desiderio di incontrare popoli, culture, persone, di recare un messaggio di candore e semplicità, di cercare di conoscere la vita e la sorpresa continua che ne costituisce l'essenza, un'essenza meravigliosa e sfuggente come un profumo...o un sorriso.
Lo riconosco: per me, questo progetto, questa "opera d'arte in divenire" che sarebbero diventati i due vestiti da sposa al termine del viaggio...non è arte. Per me, no.
Ma riconosco anche che questo progetto, pur non essendo arte, tocca profondamente la mia persona - e credo molte altre - per l'idea avventata che ne è alla base e che ne è la meta. Un' idea un po' folle ma stupenda: lasciare che il mondo lasci un segno su un abito, che lo consumi, lo sporchi, lo strappi, lo lavi, lo ricami, ne cambi la forma, lo renda vecchio e nuovo nello stesso tempo. E che altrettanto avvenga su chi lo indossa.
Amo viaggiare. Amo la semplicità stessa in cui risiede l'istinto del viaggio. Che è un istinto bambino di vedere, annusare, toccare qualcosa di nuovo e, molto spesso, di completamente ignoto. E amo la disponibilità d'animo in cui si pone il viaggiatore al momento della partenza.
Questo abito da sposa e soprattutto questa donna vestita da sposa sono in strada per raccontare un abbraccio tra i popoli del Mediterraneo, per trovare un filo che leghi il passato e il futuro di persone che magari si ignorano, magari si odiano, magari...magari possono anche conoscersi. O chissà, addirittura amarsi.

Un viaggio come questo richiede però tanta incoscienza, tanto entusiasmo cieco, tanta fiducia nel genere umano. Che spesso non la merita affatto. Che non merita neanche che ci siano persone che nutrano questa immeritata fede nel prossimo.
Pippa Bacca, che è il nome d'arte di una di queste due giovani viaggiatrici messaggere di tutto e di niente, è stata assassinata.
Il motivo dell'omicidio non è ancora stato appurato o reso noto tramite agenzie di stampa. E forse non conta poi molto scoprirlo. Come dice il proverbio? "A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina"... Ognuno di noi può trovare da sè un movente plausibile per la sua morte, abbiamo abbastanza fantasia da riuscire a pensar male con facilità.
Ma non credo che abbiamo fantasia sufficiente a pensar bene. Che, in fondo, è proprio quello che hanno fatto queste due ragazze: PENSARE BENE. Confidare nell'uomo, diceva la ragazza uccisa, che "come un piccolo dio premia chi ha fede in lui."

Ero indecisa su quale tag dare a questo post: ho pensato che rientrasse in "politica e notizie"...ma, a ben guardare, questo sarebbe stato equivocare le intenzioni di queste artiste, che cercavano semplicemente di viaggiare.
Hanno ragione quelli che commentano: "Ma se è un suicidio per una ragazza accettare un passaggio di sera a Roma, figuriamoci in Turchia!" oppure "Una donna rischia sempre e dovunque...viaggiare da sola, per di più in autostop..." o ancora "Non sto certo giustificando il fatto che una ragazza che viaggia da sola possa fare una così brutta fine, ma la realtà purtroppo è questa" ed anche "Se l'è andata a cercare, povera ragazza."
Hanno tutti perfettamente ragione. Se l'è andata a cercare. Senza alcun dubbio. E la famiglia ed il suo ragazzo ora non possono fare altro che piangere per la sua morte, dopo che non hanno neanche tentato di dissuaderla da questo proposito. Io stessa, se avessi avuto una figlia, di 13 o 33 anni, con un simile progetto, quello di attraversare zone colpite dalle guerre e di girare inerme per cercare un filo conduttore, le avrei dato un paio di pizze ben assestate per farla rinsavire, se le mie parole non avessero sortito alcun effetto.

Eppure...

Che amarezza.
Dover smettere di sperare, essere costretti a farlo perché in giro c'è gente che "deve" uccidere una tranquilla ragazza di 33 anni che porta con sé solo un abito da sposa.

Eppure...

Che amarezza.
Aveva ragione Wilde nel dire che "la società perdona spesso il criminale ma non perdona mai il sognatore".

Eppure...

Sul suo blog, qualcuno ha scritto: ...E pur essendo un controsenso, io comincio ad avere fiducia negli altri solo ora.


Shantih shantih shantih.

martedì 19 gennaio 2010

Never a frown with golden brown...

Nuovi orizzonti si aprono a volte semplicemente con una canzone. Cat Stevens che ti dice che "you'll be still here tomorrow but your dreams may not"...o questo semplice tema degli Stranglers....
Voi sapete cosa sono i mondegreens??? Sapevatelo! (BTW: grande Sylvia Wright!)

http://en.wikipedia.org/wiki/Mondegreen

E' bello imparare con e grazie alla musica. Quindi, mentre leggete l'articolo della cara zia Wiki, accompagnatelo con questo sottofondo gentilmente offerto dalla padrona di casa! E' pure gratis! :-))

lunedì 11 gennaio 2010

LET DOWN...transport, motorways and tramlines...

Riprovo a inserire un video...

http://www.youtube.com/watch?v=Y3RqlHvPaUo

Questo è per Baol. Ma anche per me. :-)

Transport, motorways and tramlines,
starting and then stopping,
taking off and landing,
the emptiest of feelings,
disappointed people,
clinging on to bottles,
and when it comes it's so, so, disappointing.

Let down and hanging around,
crushed like a bug in the ground.
Let down and hanging around.

Shell smashed, juices flowing
wings twitch, legs are going,
don't get sentimental,
it always ends up drivel.
One day, I am gonna grow wings,
a chemical reaction,
hysterical and useless,
hysterical and

let down and hanging around,
crushed like a bug in the ground.
Let down and hanging around.

Let down, again,
Let down, again,
Let down.

You know, you know where you are with,
you know where you are with,
floor collapsing, falling,
bouncing back and one day,
I am gonna grow wings,
a chemical reaction, [You know where you are]
hysterical and useless, [you know where you are]
hysterical and [you know where you are]

let down and hanging around,
crushed like a bug in the ground.
Let down and hanging around.